Negli ultimi giorni, gli appassionati di twitter sono rimasti molto sorpresi dal cambio del logo di twitter annunciato da Elon Musk. Musk ha sostituito il celeberrimo uccellino (e icona di uno dei social network più longevi e amati) con una X bianca su sfondo nero, innescando numerose discussioni tra i milioni di follower e gli addetti ai lavori.
In questo clima di incertezza, WWF Germania ha approfittato della notevole cassa di risonanza che si è scatenata sulla scomparsa del celebre uccellino e ha lanciato una geniale campagna di instant marketing per evidenziare l’estinzione di alcune specie di uccelli che rischiano di essere cancellati simbolicamente da una grossa X bianca . Dove? Ovviamente su twitter!
Una campagna geniale che coniuga la visione e i valori della sua organizzazione con gli interessi e le passioni della sua community, con l’obiettivo di coinvolgere i suoi follower e fare brand awareness.
🐦 Der ikonische Twitter-Vogel ist nicht der einzige #Vogel, der verschwindet.
Jede achte Vogelart ist vom Aussterben bedroht. 😰
Könnte man ändern, z.B. wenn #Musk mehr Kohle für #Klimaschutz und #Artenschutz einsetzen würde, als für den Weltraum. #TwitterX #TwitterLogo pic.twitter.com/r2Tr3w9HZg
— WWF Deutschland (@WWF_Deutschland) July 24, 2023
E poi ha diffuso una grafica relativa alle tappe dell’iconico uccellino di twitter, dalla nascita (nel 2006) alla definitiva scomparsa.
Schütze unsere Tierarten, bevor es zu spät ist!
Rund 1 Million echte Tierarten sind vom Aussterben bedroht➡️ https://t.co/c8waItKH1a #TwitterX pic.twitter.com/yIoZJ7qCcw
— WWF Deutschland (@WWF_Deutschland) July 28, 2023
Nel comunicato, WWF Germania ricorda che: “delle 147.500 specie animali e vegetali registrate, quasi 41.500 sono in categorie di minaccia (dati del luglio 2022). E che insieme alla crisi climatica, l’estinzione delle specie è considerata la più grande minaccia per il nostro pianeta e le nostre stesse vite”.
E ancora: “Un quarto delle specie di mammiferi, una specie di uccelli su otto, oltre il 30% degli squali e delle razze e il 40% delle specie di anfibi sono minacciate. L’estinzione delle specie è un processo naturale, ma oggi è notevolmente accelerato sotto l’influenza umana. Stiamo segando il ramo su cui siamo seduti. Cibo, medicine, materie prime, acqua pulita e aria sono solo alcune delle cose importanti che la natura ci offre. È giunto il momento di agire”.